martedì 3 marzo 2009

CASSIODORO, Variae

Norme sulla divisione delle terre tra Ostrogoti e Romani (V-VI sec.)

[Cassiodori Variae, I, II, 16, in MGH, Auctores Antiquissimi, a c. di Th. Mommsen, Hannover 1894]

"Ci piace riferire come nella ripartizione delle terze (parti delle terre) egli (Teodorico) unì sia i possessi che gli animi dei Romani e dei Goti. In effetti, mentre di solito dalla vicinanza scaturiscono contrasti tra gli uomini, per questi sembra che la comunione dei poderi sia diventata causa di concordia: accade infetti che, vivendo in comune, l'una e l'altra nazione giungano ad avere una sola volontà. Ecco un fatto nuovo e assai lodevole: dalla divisione dei beni è nato l'accordo dei popoli; attraverso i danni si è accresciuta l'amicizia fra i popoli e con la cessione di una parte del suolo si è acquistato un difensore, in modo che la generale sicurezza di tutti i beni possa essere garantita. Una sola legge, una uguale disciplina li unisce".

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